Si basa sulla proprietà che ha un liquido in quiete di trasmettere la pressione in tutte le direzioni, permettendo di uniformare la densità del pressato in ogni punto della massa con il risultato di ottenere piastrelle perfettamente dimensionate dopo la cottura. La pressione di precarica dei tamponi isostatici cambia in funzione di alcune variabili. La dimensione del vaso comunicante, la superficie più o meno ‘’strutturata’’ da produrre, il tipo di muratura, l’impasto ed altre caratteristiche specifiche del pressato (vedi doppi caricamenti ecc.).